Descrizione
Per quattro secoli la vita feudale di Galati si svolse intorno al Castello, una imponente costruzione su un acrocoro roccioso, di cui adesso esistono solo i ruderi poiché tutto hanno messo in rovina l'incuria delle popolazioni e l'inclemenza erosiva del tempo. L'origine è incerta.
Alcuni studiosi la fanno risalire all'epoca araba, altri a quella normanna; un autore anonimo del "600" dice di avere scorto " una durissima pietra in cui stanno scolpite alcune lettere greche" e dice ancora: " In alcune rilevai l'Olimpiade IX, a richiesta di Placido Bisiniano".
Resta un Mistero racchiuso nelle vaghe formule interpretative del tempo. Come riferisce l'anonimo, il castello aveva molte stanze e cisterne e la magnificenza di Don Antonio Amato Principe di Galati ( 1643 - 1667) vi faceva rinchiudere i delinquenti, giacchè i Principi del tempo esercitavano anche il potere giudiziario.
Anni fa, per dare un assetto a quei ruderi ed evitare i pericoli dello strapiombo, è stato istituito un cantiere, ma i lavori espletati hanno mortificato l'importanza dei reperti lapidei.
Rimane la curiosità storica e occorrerebbero lavori di scavo, almeno in qualche zona angolare, per tentare il rinvenimento di qualche elemento che possa dar lume.
Metterebbe in discussione la tesi di una costruzione araba l'esistenza, dalla parte di nord est, dei ruderi dell'abside di una cappella interna al castello dedicata all'Arcangelo San Michele.
Modalità d'accesso
Presenza di ruderi in accesso al castello.
Indirizzo
Orario per il pubblico
Punti di contatto
Ulteriori Informazioni
Costo: gratuito.
Ultimo aggiornamento: 17 giugno 2024, 12:05